di
Laura Radiconcini
Laura Radiconcini |
In principio fu Dracula (con l’aiuto di Christopher Lee). Io
ragazzina, tanto innocente da non capire le pulsioni sessuali dietro la figura
del vampiro, ma decisamente affascinata. Leggo tutto quello che trovo, da Bram
Stoker a Sheridan Le Fanu. Poi però cominciano i dubbi: Dracula è malvagio, in
modo irrecuperabile. Ecco, se ci fosse una possibilità di redenzione … ma non
c’è. Mi è ricapitato tra le mani un racconto che ho scritto in quel periodo,
dove il vampiro si pentiva, prima di finire arrostito dal sole. Infine mi è
passata, ho continuato a innamorarmi di personaggi storici e/o letterari, ma
vampiri basta. Leggevo fantasy però, e – cosa rara per una ragazza – anche
fantascienza, a cui mi aveva introdotto una zia. Poi il lavoro, l’amore, un
matrimonio molto felice, terminato tre anni fa con la prematura scomparsa di
mio marito. Ho un figlio e faccio anche un po’ di politica, col Partito
Radicale e poi con un’associazione ambientalista non dogmatica, gli Amici della
Terra.
Negli anni non incontro più vampiri che mi interessino – Ann
Rice mi lascia indifferente – con una eccezione: in un’antologia di racconti fantastici
c’è un personaggio straordinario. Il
racconto si chiama L’arazzo dell’unicorno e fa parte di una raccolta
intitolata The Vampire Tapestry.
L’autrice si chiama Suzy McKee Charanas
e ci parla di un vampiro “naturale”, cioè frutto di una mutazione
genetica. Ogni tanto va in letargo, non sa perché è così ed è l’unico della sua
specie. Se può non uccide, lasciando le sue vittime immemori. Quando
l’università in cui insegna sotto mentite spoglie lo forza ad andare da una
psicanalista (ha attaccato una collega), inizia un’interazione affascinante con
l’analista, che pian piano comincia a domandarsi se non si tratti di disturbo
mentale ma di realtà. E si innamora di lui. Una volta che il professore capisce
che lei sa, dovrebbe ucciderla, ma invece…. È il primo vampiro non malvagio che
mi capita, ma non ho ancora Google e non posso dar seguito al mio interesse.
Il pellegrinaggio |
Passa ancora del tempo, poi una mattina, prima di prendere
il treno per Milano, mi compro un libro quasi a casaccio: Twilight. Se ne parla e sono curiosa. Finisco il libro in viaggio.
Arrivata in Stazione Centrale non vado da mio figlio, vado in libreria. Non
posso vivere un altro minuto senza procurarmi tutti i libri della saga. Ecco i
vampiri che avevo sognato da ragazzina, capaci di redenzione e capaci anche di
amare! Li leggo, li rileggo ma non mi basta, voglio di più. Dal sito dell’autrice
scopro che esiste una forma di… come definirla, sub letteratura forse, che si
chiama fan fiction. Ovvero persone che scrivono storie ispirate ai libri/film/
serie Tv che amano. Harry Potter ad
esempio, oppure Game of Thrones. E
anche Twilight. Tutto messo in rete
su vari blog e siti, a puntate e gratis. Non si può guadagnare con la
fanfiction, perché i diritti sono degli autori originali.
È una festa per me, perché molte di queste autrici sono
bravissime e alcune sono poi diventate scrittrici anche molto famose.
Dopo una vera scorpacciata di storie mi dico, e se provassi
a scrivere fan fiction anche io? E lo faccio. Mi diverto un mondo, perché la fandom è un luogo bellissimo dove ci si
aiuta, si mandano commenti, si fanno perfino amicizie. Scrivo in inglese, ma
poi traduco le storie in italiano per parenti e amici. E dopo un po’ tutti cominciano
a chiedermi: ma perché non pubblichi sul serio? C’è molto da lavorare, dato che
non è più possibile mantenere i personaggi della saga e tutte le
caratteristiche coperte dal copyright. E poi voglio ambientazioni italiane e
contesti storici. Così nasce Il pellegrinaggio,
una storia soprannaturale, ambientata nel Medio Evo sulla Via Francigena. E ci
sarà un seguito, spero, sempre ambientato in Italia, durante la Seconda guerra
mondiale. Ma uno dei personaggi del Pellegrinaggio
tornerà ad avere un ruolo anche qui. È questo il bello dei vampiri, sono
immortali.
Laura Radiconcini è nata il 29 maggio
del 1943,:romana ma con ascendenze statunitensi. È nonna. Per oltre trent’anni è stata dirigente di un’organizzazione ambientalista
internazionale e, da giovane, attiva partecipante ai movimenti per i diritti
civili, in particolare divorzio, aborto e obiezione di coscienza. La passione
per le storie di vampiri risale all’adolescenza. Il pellegrinaggio è nato da un viaggio in Toscana nei luoghi dove
passa la Via Francigena.
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